Episodi sporadici legati dall’incapacità dell’uomo di mantenere il controllo nei confronti dell’ex compagna: legittima la condanna per maltrattamenti
Inequivocabili le dichiarazioni rese dalla persona offesa, dichiarazioni da cui sono emersi i ripetuti comportamenti violenti, minacciosi ed ingiuriosi dell’uomo

Legittimo parlare di maltrattamenti in famiglia anche a fronte di episodi sporadici ma legati da un unico comune denominatore, ossia l’incapacità di mantenere il controllo. Sacrosanta perciò la condanna di un uomo resosi autore di violenze, minacce e ingiurie verso l’ex convivente I giudici pongono in evidenza il fatto che i deprecabili comportamenti dell’uomo erano tutti legati da un unico filo rosso, ossia l’incapacità di autocontrollo ogni qual volta si trovava a confrontarsi direttamente con la donna. Inutile l’azione giudiziaria proposta dall’uomo. Impossibile, difatti, ridimensionare la vicenda e riqualificare, come ipotizzato dalla difesa, le condotte oggetto del processo nei reati di ingiuria e minaccia, a fronte, sempre secondo la difesa, di episodi sporadici. Su questo punto i magistrati pongono in evidenza le specifiche dichiarazioni rese dalla persona offesa, dichiarazioni da cui sono emersi i ripetuti comportamenti violenti, minacciosi ed ingiuriosi dell’uomo, incapace di autocontrollo ogni qual volta si trovava a confrontarsi direttamente con l’ex convivente. (Sentenza 45865 del 2 dicembre 2022 della Corte di Cassazione)