Niente compenso aggiuntivo per l’amministratore se non è previsto in origine

Decisiva la mancanza di una delibera assembleare che stabilisca un compenso straordinario a favore dell’amministratore per lavori specifici o per attività specifiche

Niente compenso aggiuntivo per l’amministratore se non è previsto in origine

Niente compenso aggiuntivo all’amministratore di condominio se, in origine, non sono state previste maggiori emolumenti in suo favore in caso di attività straordinarie nella gestione dello stabile. Questo il paletto fissato dai giudici, chiamati a prendere in il caso concernente un amministratore finito sotto accusa perché ritenuto inadempiente al proprio incarico e colpevole di condotte illecite come l’omessa consegna della documentazione, un ammanco di oltre 30.000 euro e, infine, emolumenti incassati ma a lui non dovuti. I giudici hanno condannato l’ex amministratore alla restituzione della documentazione, dei soldi e delle somme incassate senza motivo, e hanno sancito che nessun compenso extra spetta all’amministratore che non ne abbia fatto espressa richiesta già all’atto di nomina per la gestione dello stabile. In sostanza, in mancanza di una delibera assembleare che stabilisca – direttamente in relazione al contratto – un compenso straordinario a favore dell’amministratore per lavori specifici o per attività specifiche, non si può riconoscere tale diritto neppure sulla base della presunzione di onerosità del mandato. (Sentenza dell’11 gennaio 2023 del Tribunale di Milano)

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