Operativo il principio del miglior risultato possibile

In materia di contratti pubblici, e alla luce del nuovo ‘Codice’, il principio del risultato costituisce criterio prioritario per l’esercizio del potere discrezionale e comporta che l’amministrazione debba tendere al miglior risultato possibile, in difesa dell’interesse pubblico per il quale viene prevista una procedura di affidamento

Operativo il principio del miglior risultato possibile

Tale obiettivo viene raggiunto anche selezionando operatori che dimostrino, fin dalle prime fasi della gara, diligenza e professionalità, quali sintomi di una affidabilità che su di essi dovrà esser riposta al momento in cui, una volta aggiudicatari, eseguiranno il servizio oggetto di affidamento. Invece, il principio della fiducia è finalizzato a valorizzare l’autonomia decisionale dei funzionari pubblici e comporta che ogni stazione appaltante sia tenuta a svolgere le gare non solo rispettando la legalità formale ma tenendo sempre presente che ogni gara è funzionale a realizzare un’opera pubblica (o ad acquisire servizi e forniture) nel modo più rispondente agli interessi della collettività. E tale principio amplia i poteri valutativi e la discrezionalità della pubblica amministrazione ma non può tradursi nella legittimazione di scelte discrezionali che tradiscono l’interesse pubblico sotteso ad una gara, le quali, invece, dovrebbero in ogni caso tendere al suo miglior soddisfacimento. Non si tratta, peraltro, di una fiducia unilaterale o incondizionata, precisano i giudici, poiché la disposizione chiarisce che la fiducia è reciproca e investe, quindi, anche gli operatori economici che partecipano alle gare. Infine, essa è legata a doppio filo a legalità, trasparenza e correttezza, rappresentando, sotto questo profilo, una versione evoluta del principio di presunzione di legittimità dell’azione amministrativa. (Sentenza 3738 del 12 dicembre 2023 del Tribunale amministrativo regionale della Sicilia)

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