Rogito possibile anche se manca il certificato di agibilità o di abitabilità

A fronte della chiusura del compromesso per la cessione di un immobile, la mancanza del certificato di agibilità o di abitabilità dell’immobile stesso non rappresenta un ostacolo alla stipulazione del rogito

Rogito possibile anche se manca il certificato di agibilità o di abitabilità

Tale assenza non costituisce neppure una causa di nullità del rogito stesso, ma può dar luogo, normalmente e fatte salve le particolari condizioni contrattuali stabilite dalle parti, ad un inadempimento della parte venditrice. Ne consegue che, a fronte della diffida della promittente venditrice di stipulare il contratto definitivo entro un determinato termine, con avvertimento che in mancanza di tale stipula intende recedere dal contratto, il promissario acquirente ha l’onere, secondo il meccanismo previsto dal Codice Civile in tema di eccezione di inadempimento, di eccepire in quel contesto e tempestivamente la mancanza del certificato - fatta salva ogni valutazione, secondo le circostanze del caso, sulle cause e l’importanza dell’omissione e quindi sulla conformità di tale eccezione al principio di buonafede contrattuale - senza poi poter addurre tale motivo come causa di illegittimità del recesso nel frattempo esercitato dalla parte venditrice. Proprio la riconducibilità della mancanza del suddetto certificato nella categoria dell’inadempimento, difatti, fa presumere che il silenzio della parte acquirente serbato al riguardo implichi il suo disinteresse ad ottenerlo al momento della sottoscrizione del contratto definitivo, tanto più nel caso in cui, come accertato nella specifica vicenda presa in esame dai giudici, l’immobile oggetto di compromesso sia in costruzione e quindi il certificato non preesista ma debba essere formato e la sua mancanza non dipenda o nasconda irregolarità edilizie o urbanistiche, ma si risolva in un mero ritardo e risulti, infine, che esso è stato, prima della contestazione, effettivamente rilasciato. (Sentenza 26690 del 18 settembre 2023 della Cassazione)

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