Stop alla piattaforma elevatrice nelle scale se peggiorano il passaggio sulle rampe

La finalità dell’opera, ossia l’abbattimento delle barriere architettoniche, passa in secondo piano a fronte della sicurezza dell’edificio

Stop alla piattaforma elevatrice nelle scale se peggiorano il passaggio sulle rampe

Può essere stoppata dal giudice, su richiesta presentata da un condòmino, la decisione del condominio di autorizzare l’installazione di una piattaforma elevatrice interna al vano scale del fabbricato – installazione finalizzata all’abbattimento delle barriere architettoniche – se emerge che i lavori sono destinati a comportare un obiettivo peggioramento di un passaggio sulle rampe delle scale, passaggio già angusto, peraltro, con conseguente incidenza negativa sulle condizioni di sicurezza dell’edificio. I giudici ritengono doveroso tenere conto del fatto che, normativa alla mano, le innovazioni mirate al superamento delle barriere architettoniche all’interno di uno edificio non sono più solo una prerogativa del condominio ma sono riconosciute come un diritto di ciascun partecipante alla comunione o al condominio, e ne è escluso perciò il loro carattere voluttuario, con la precisazione, però, che per esse rimane fermo solo il limite del pregiudizio alla stabilità e alla sicurezza dell’edificio. (Sentenza dell’11 gennaio 2023 della Corte d’appello di Milano)

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