Armi da sparo in eredità: doveroso denunciarne il possesso

Irrilevante il fatto di essere già titolare, da tempo, di un regolare porto d’armi per uso caccia

Armi da sparo in eredità: doveroso denunciarne il possesso

Una volta ricevute come eredità alcune armi da sparo, è doveroso provvedere a denunciarne il possesso all’autorità locale di pubblica sicurezza. Irrilevante il fatto di essere titolare di regolare porto d’armi per uso caccia. Impossibile, secondo i giudici, ridimensionare la condotta tenuta dall’uomo sotto processo e catalogarla come mera omessa denuncia del trasferimento delle armi, poiché anche chi ha acquisito la proprietà di armi per successione ereditaria deve farne denuncia all’autorità locale di pubblica sicurezza. In sostanza, la titolarità del porto d’armi per uso caccia non fa venir meno l’obbligo di denuncia della detenzione di armi, poiché la licenza di porto d’armi assolve, evidentemente, a finalità diverse da quelle cui è funzionale la denuncia di detenzione delle medesime armi. In sostanza, il caso di trasferimento della detenzione di un’arma da un soggetto ad un altro soggetto non è assimilabile al trasferimento dell’arma da un luogo ad un altro luogo, trasferimento che comporta l’obbligo di ripetere la denuncia all’autorità di pubblica sicurezza competente sul luogo dove le armi sono state trasferite. Ciò anche perché lo Stato non ha interesse solo a conoscere il luogo dove si trovano le armi, ma anche quello di sapere chi sia detentore di un’arma, essendo riconosciuto al Prefetto il potere, nella ricorrenza di determinate condizioni, di vietare la detenzione ovvero di ordinare la consegna di armi. (Sentenza 5943 del 13 febbraio 2023 della Corte di Cassazione)  

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