Bollette dell’acqua e prescrizione: cosa succedere se cambia la legge?
La legge di bilancio 2018 (legge n. 205/2017) ha modificato il termine di prescrizione per i pagamenti relativi alle forniture idriche. Ma da quando è divenuta operativa la nuova normativa?

Sul tema è intervenuta la Corte di cassazione con l’ordinanza n. 15102 depositata il 29 maggio 2024.
La questione è nata in merito ad un contratto di somministrazione di acqua e riguarda, nello specifico, la prescrizione di pagamenti di fatture relative a consumi idrici che con la legge di bilancio 2018 è stata ridotta a due anni.
La prima questione emersa e portata all'attenzione della Cassazione riguarda la possibilità di applicare il nuovo termine di prescrizione anche ai consumi relativi agli anni precedenti. La Suprema Corte, alla luce delle specifiche norme transitorie previste nella legge di bilancio, afferma che il nuovo termine di prescrizione può essere applicato anche a fatture per consumi relativi ad anni precedenti, solo se la scadenza del pagamento sia successiva al 1° gennaio 2020 (quindi due anni dopo l’entrata in vigore della modifica normativa).
Ciò che conta quindi non è né la data della fattura, né l'annualità di riferimento dei consumi, bensì la data di scadenza del pagamento.
In caso contrario, il gestore subirebbe ingiustamente la riduzione della prescrizione, perdendo di fatto la possibilità di recuperare la somma relativa a bolle