Calcinacci caduti da un balcone: proprietaria colpevole anche se nessuno ha visto colpita la persona danneggiata
Irrilevante, secondo i giudici, il fatto che nessun testimone oculare abbia assistito di persona all’episodio

Riconosciuta la colpevolezza la proprietaria del balcone da cui sono caduti alcuni calcinacci che hanno colpito in testa una donna. Irrilevante il fatto che nessun testimone oculare abbia assistito di persona all’episodio, precisano i giudici. Sufficienti comunque, difatti, le dichiarazioni rese da due persone che non hanno però assistito in diretta ai fatti. I giudici precisano che la circostanza secondo cui la persona danneggiata non sarebbe stata vista sanguinante, dopo essere stata colpita dai calcinacci caduti dal balcone, non assume carattere decisivo. Ciò perché è stato ritenuto provato il fatto dannoso sulla base di un ragionamento inferenziale fondato sulle dichiarazioni rese dai testimoni escussi in giudizio, ed in particolare su quelle rese dal testimone che, veduta, dopo l’incidente, la persona danneggiata con il ghiaccio in testa, si era reso conto che essa era stata colpita dai calcinacci verosimilmente staccatisi dal balcone e l’aveva personalmente accompagnata all’ospedale. Irrilevante perciò il fatto che il trauma subito dalla persona danneggiata abbia o non abbia provocato la specifica conseguenza del sanguinamento. (Ordinanza 2595 del 27 gennaio 2023 della Corte di Cassazione)