Commento offensivo sul blog: condannato il blogger

Per i giudici va sanzionato il mancato intervento del titolare del blog, intervento che sarebbe dovuto consistere nella rimozione del commento

Commento offensivo sul blog: condannato il blogger

Condannato per diffamazione il blogger che non rimuove il commento con cui un utente anonimo ha apostrofato come mafiosi gli esponenti di una società. Per i giudici va sanzionato il mancato intervento del titolare del blog. In prima battuta, i magistrati osservano che il blog, pur essendo strumento di informazione non professionale, è idoneo a divulgare contenuti tra un vasto pubblico di utenti, che hanno, per le stesse caratteristiche del mezzo, la possibilità di accedervi liberamente. Logico, perciò, chiariscono i giudici, catalogare la condotta contestata al blogger come diffamazione. Per quanto concerne, poi, la responsabilità del gestore del blog, i giudici chiariscono che il blogger è responsabile per gli scritti di carattere denigratorio pubblicati sul proprio sito da terzi quando, venutone a conoscenza, non provvede tempestivamente alla loro rimozione, poiché tale condotta equivale alla consapevole diffusione del contenuto lesivo dell’altrui reputazione e consente l’ulteriore diffusione dei commenti diffamatori. E, allo stesso modo, la mancata tempestiva attivazione del gestore del blog per la rimozione di scritti denigratori costituisce adesione volontaria ad essi, con l’effetto, voluto, a questo punto, di consentirne l’ulteriore divulgazione. (Sentenza 45680 dell’1 dicembre 2022 della Corte di Cassazione)

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