Comportamenti aggressivi nei confronti della ex convivente: escluso il reato di maltrattamenti in famiglia

Decisiva la constatazione che le percosse e le minacce ai danni della donna si sono verificate quando la convivenza col compagno era già terminata

Comportamenti aggressivi nei confronti della ex convivente: escluso il reato di maltrattamenti in famiglia

Escluso il reato di maltrattamenti in famiglia, a fronte delle condotte illecite poste in essere da uno dei conviventi more uxorio ai danni dell’altro convivente ma dopo la cessazione della convivenza. Questo il paletto fissato dai giudici, i quali, chiamati a prendere in esame i comportamenti aggressivi e violenti tenuti da un uomo nei confronti della ex convivente, hanno ritenuto più logico ipotizzare il reato di atti persecutori. A far finire sotto processo l’uomo sono stati i maltrattamenti commessi e le lesioni causate in danno dell'allora convivente. Per il legale dell’uomo, però, è illogico parlare di maltrattamenti in famiglia, poiché la convivenza more uxorio tra il suo cliente e la persona offesa è cessata nel maggio 2020, dovendo pertanto ravvisarsi, a partire da tale momento, ed in relazione ai fatti di luglio 2020, settembre 2020 e marzo 2021, i reati di percosse, minacce e lesioni avvinti dal vincolo della continuazione ovvero il delitto di atti persecutori, ove presenti i relativi elementi costitutivi. Queste obiezioni sono state accolte dai giudici, i quali hanno escluso la possibilità di riconoscere il reato di maltrattamenti in famiglia. (Sentenza 10914 del 14 marzo 2023 della Corte di Cassazione)  

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