Concessioni demaniali marittime: stop alle proroghe automatiche
I giudici precisano che la direttiva comunitaria che sancisce il divieto di proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative è norma immediatamente applicabile nell’ordinamento interno

Stop alle proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime. Questo il paletto fissato dai giudici del Consiglio di Stato, i quali chiariscono che la direttiva comunitaria che sancisce il divieto di proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative è norma immediatamente applicabile nell’ordinamento interno, con la conseguenza che le disposizioni legislative nazionali che hanno disposto (e che in futuro dovessero ancora disporre) la proroga automatica delle suddette concessioni sono in contrasto con essa e, pertanto, non devono essere applicate. E ciò vale non solo per il prestatore che intende stabilirsi in un altro Stato membro, ma anche per quello che intende stabilirsi nel proprio Stato membro. I giudici aggiungono poi che ai fini della applicabilità delle regole decise a livello comunitario in materia di concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative deve ritenersi sussistente il requisito della scarsità della risorsa naturale a disposizione di nuovi potenziali operatori economici. (Sentenza 2192 dell’1 marzo 2023 del Consiglio di Stato)