Consumi idrici: niente contatori e via libera alla suddivisione su base millesimale

A fronte dell’assenza di contatori individuali, la suddivisione dei consumi idrici non può avvenire che in base al valore millesimale delle singole proprietà dell'edificio

Consumi idrici: niente contatori e via libera alla suddivisione su base millesimale

Logica la suddivisione dei consumi condominiali su base millesimale, e non in parti uguali, a fronte della assenza di contatori di sottrazione installati nelle singole proprietà. Questo il pronunciamento dei giudici a chiusura del contenzioso relativo alla ripartizione dei consumi idrici in un condominio romano, ripartizione debitamente votata durante un'assemblea in sede di approvazione di vari bilanci consuntivi. Nello specifico, nel luglio del 2021 l'assemblea del condominio aveva approvato i bilanci consuntivi del fabbricato, relativamente agli anni dal 2017 al 2020, stabilendo che le spese riguardanti il consumo idrico dovevano essere attribuite in parti uguali a tutti i condòmini presenti nell'edificio. Tale decisione è stata impugnata da due condòmini, i quali hanno dedotto l'illegittimità del deliberato assembleare poiché in contrasto con i criteri legali di ripartizione delle spese. Tale obiezione è stata accolta dai giudici, i quali hanno precisato che in condominio, in assenza di contatori individuali, la suddivisione dei consumi idrici non può avvenire che in base al valore millesimale delle singole proprietà dell'edificio. Di conseguenza, non è ammissibile attribuire la spesa in parti uguali. (Sentenza del 18 aprile 2023 del Tribunale di Roma)

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