Gara d’appalto: il possesso dei requisiti partecipativi deve essere dimostrato dal consorzio stabile

Illegittimo il provvedimento che dispone l’esclusione di un consorzio stabile per assenza del requisito di qualificazione, previsto nel bando, in capo alla consorziata esecutrice

Gara d’appalto: il possesso dei requisiti partecipativi deve essere dimostrato dal consorzio stabile

Nelle gare d’appalto è il consorzio stabile, non già ciascuna delle singole imprese sue consorziate, ad assumere la qualifica di concorrente e contraente e, per l’effetto, a dover dimostrare il possesso dei relativi requisiti partecipativi (attestazione ‘SOA’ per categorie e classifiche analoghe a quelle indicate dal bando). Questo il paletto fissato dai giudici, i quali hanno ritenuto legittima la contestazione mossa avverso un provvedimento che aveva disposto l’esclusione di un consorzio stabile per assenza del requisito di qualificazione, previsto nel bando, in capo alla consorziata esecutrice. I giudici reputano ammissibile, invece, il cosiddetto ‘cumulo alla rinfusa’, e precisano che, nel caso specifico, non sussisteva alcun difetto di qualificazione del consorzio stabile, in possesso di tutte le iscrizioni ‘SOA’ necessarie alla esecuzione dell’appalto. Respinta, invece, la tesi secondo cui il ‘cumulo alla rinfusa’ è ammesso sì ma soltanto con riferimento ad attrezzature, mezzi e organico medio annuo. (Sentenza 2390 del 19 aprile 2023 del Tribunale amministrativo regionale della Campania)  

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