I graffi sul portone di legno di un condominio non costituiscono danneggiamento
Secondo quanto stabilito dalla Suprema Corte, i graffi superficiali sul portone non rientrano nel danneggiamento vero e proprio, ma piuttosto nel deturpamento, poiché non causano un reale deterioramento che impedirebbe l'utilizzo funzionale del bene.

La sentenza del 2 ottobre 2024, n. 36753 della seconda sezione penale della Corte di Cassazione affronta il caso di un uomo condannato per danneggiamento per aver graffiato un portone condominiale.
L'imputato ha presentato ricorso per cassazione affermando che i graffi sul portone in legno non soddisfano i requisiti per configurare il danneggiamento del bene secondo l'articolo 635 del codice penale, poiché non hanno compromesso la funzionalità del portone stesso. Vi è una distinzione importante in ambito giuridico tra danneggiamento e deturpamento: il primo comporta una modifica che diminuisce il valore o impedisce l'uso del bene, richiedendo un intervento per il ripristino, mentre il secondo comporta solo una modifica superficiale e temporanea che può essere facilmente corretta.
La giurisprudenza ha sottolineato che il reato di danneggiamento mediante deterioramento si applica solo quando il ripristino della cosa richiede un'attività complessa. Nel caso del portone graffiato, sebbene la superficie sia stata deturpata, la funzionalità del portone non è stata compromessa, e il ripristino dei graffi non richiede particolari sforzi o difficoltà.
Di conseguenza, la Corte ritiene che l'azione del ricorrente non costituisca un caso di danneggiamento, ma piuttosto di deturpamento di un bene immobile, poiché il portone di un edificio è parte essenziale dell'immobile stesso. La condotta vandalica ha deturpato l'aspetto estetico del portone, senza interferire con la sua funzionalità o integrità. Pertanto, il gesto del graffio non corrisponde al reato di danneggiamento ma piuttosto a una forma di deturpamento, poiché il portone, parte integrante dell'edificio condominiale, non può essere considerato separatamente dal suo contesto funzionale e naturale.