Lascia messaggi di minacce e di invettive sullo smartphone del figlio per farli ascoltare alla moglie: condannato per stalking
Inequivocabile la condotta tenuta dall’uomo e lo stato di ansia e di timore vissuto dalla consorte

Condannato per stalking il marito che lascia messaggi di minacce sullo smartphone del figlio ma destinati in realtà alla moglie, da cui si sta ormai separando. Decisiva la sostanza dei messaggi scritti e vocali destinati alla donna, che ha fatto presente lo stato di ansia e di timore vissuto a causa dei comportamenti del marito. Per i giudici il quadro probatorio è solido e chiaro. In particolare, entrando nei dettagli della vicenda, sono ritenuti superabili i dubbi relativi agli appostamenti compiuti dall’uomo nei confronti della moglie. A essere rilevante, invece, è il carattere inequivoco dei messaggi – scritti e vocali – di minacce ed invettive che l’uomo ha lasciato sul telefono del figlio (e anche sulla piattaforma Facebook) proprio per raggiungere la donna e il suo nuovo compagno. A completare il cerchio, infine, le dichiarazioni della donna, la quale ha posto in evidenza lo stato di ansia e di timore generato in lei dai comportamenti tenuti dal marito. (Sentenza 19531 del 18 maggio 2022 della Corte di Cassazione)