Mala gestio e amministratore sotto accusa: fatale la mancata attivazione di un conto corrente per la gestione dello stabile

Si è appurato che l’amministratore ha invece utilizzato, per gli esborsi e le entrate, il proprio conto corrente, creando confusione con il patrimonio personale

Mala gestio e amministratore sotto accusa: fatale la mancata attivazione di un conto corrente per la gestione dello stabile

Nello scontro giudiziario tra condominio ed ex amministratore, accusato di mala gestio, quest’ultimo può essere inchiodato dalla mancata attivazione di un conto corrente ad hoc relativo alla gestione dello stabile. Esemplari le valutazioni compiute dai giudici in merito all’azione giudiziaria compiuta da un condominio verso l'ex amministratore per vederlo condannato al risarcimento del presunto danno da lui causato tramite la presunta mala gestio del condominio. Nello specifico, i giudici hanno rilevato la prova dell'inadempimento dell’amministratore al suo mandato nei confronti del condominio. In concreto si è accertato che, all’epoca dell’incarico, l’amministratore, anziché attivare un rapporto di conto corrente intestato al condominio, lo aveva sempre gestito utilizzando, per gli esborsi e le entrate, il proprio conto corrente, creando confusione con il patrimonio personale. Inoltre, questa omissione, unitamente all'assenza di qualsivoglia contabilità, ha di fatto reso più agevole la confusione, rinvenibile anche dal rendiconto presentato dall’amministratore in assemblea. (Sentenza del 23 marzo 2023 del Tribunale di Torino)

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