Rigenerazione degli oli usati: presunto abuso di posizione dominante da parte del ‘Conou’
Riflettori puntati sul consorzio che è monopolista legale dell’avvio a riciclo dei rifiuti pericolosi rappresentati dagli oli lubrificanti usati

Presunto abuso di posizione dominante: questo l’addebito mosso dall’Antitrust nei confronti del ‘Conou’ - ‘Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati’ - che avrebbe ingiustificatamente ostacolato l’operatività di due impianti di rigenerazione degli oli usati con caratteristiche di prossimità e con potenziali benefici ambientali a vantaggio degli unici due rigeneratori riconosciuti dal ‘Consorzio’. In particolare, il ‘Conou’, sembrerebbe aver ingiustificatamente ostacolato l’operatività di due impianti di rigenerazione degli oli usati con caratteristiche di prossimità e con potenziali benefici ambientali, a vantaggio degli unici due rigeneratori attivi storicamente nel mercato italiano e riconosciuti dal ‘Consorzio’. Nello specifico, secondo l’Antitrust, il ‘Conou’ avrebbe ostacolato l’operatività di un’impresa di rigenerazione localizzata in Lombardia impedendole di avere accesso agli oli raccolti dalle imprese consorziate. Inoltre, non avrebbe riconosciuto il corrispettivo di rigenerazione per l’attività svolta da questa azienda e non avrebbe corrisposto il contributo di raccolta sui volumi di oli esausti lavorati dal suo impianto. Poi, nei confronti di un diverso impianto di rigenerazione progettato per essere realizzato in Piemonte, invece, il ‘Conou’ avrebbe contestato giudizialmente il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale da parte delle competenti autorità preposte. (Provvedimento del 2 ottobre 2023 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato)