Vendite a domicilio: società multata per i contratti ottenuti con il trucco
Palesi le condotte ingannevoli poste in essere e consistite nel far firmare ai cliente un modulo che vincolava all’acquisto

Multata la società che, operativa nel settore delle vendite a domicilio, proprio durante una visita a casa di un consumatore lo ha indotto, con modalità ingannevoli, a firmare un modulo che lo vincolava all’acquisto, e, per giunta, rassicurandolo che invece non c’era alcun obbligo e omettendo volutamente di informarlo dell’esistenza del diritto di recesso. A rendere ancora peggiore il quadro, infine, il ricorso a pressioni verbali e alla velata minaccia di adire le vie legali per convincere il consumatore che si opponeva all’acquisto. Logico, secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, parlare di condotta ingannevole, omissiva e aggressiva. Inequivocabile il modus operandi della società. Con un primo contatto telefonico ai consumatori veniva prospettata la visita a domicilio di un agente per la consegna di un catalogo di prodotti, di buoni e di tessere per ottenere sconti. Poi, nel corso della visita, gli agenti inducevano il consumatore – con modalità ingannevoli – a sottoscrivere un modulo, rassicurandolo sull’assenza di obblighi di acquisto, senza fornire informazioni sull’esistenza del diritto di recesso né sulle condizioni per esercitarlo, mentre, in realtà, la sottoscrizione del modulo vincolava all’acquisto – nell’arco di 3 anni – di prodotti presenti nel catalogo della società, di costo compreso fra 3.990 euro e 6.990 euro. (Provvedimento del 6 settembre 2022 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato)