Esenzione IMU per Enti non commerciali: chiarimenti dal MEF
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha pubblicato la Circolare n. 2/DF il 16 luglio 2024 per spiegare le regole sull'esenzione dall'IMU per gli immobili utilizzati da enti non commerciali, riguardante le attività che meritano protezione, in conformità alla Legge di bilancio per il 2024 e alla Legge del 2019.

La circolare contiene spiegazioni sul possesso e l'utilizzo degli immobili. Gli immobili sono considerati posseduti anche se sono dati in comodato a un soggetto collegato al proprietario, a patto che svolga solo attività non commerciali come indicato dalla legge del 1992. Inoltre, gli stessi devono essere strumentali alle attività previste dalla legge, anche se queste attività non vengono svolte attualmente, evitando la cessazione definitiva della strumentalità. Gli immobili posseduti e utilizzati da enti non commerciali per attività non commerciali possono essere esenti dall'IMU, purché le attività siano accessorie o integrate alle attività principali dell'ente.
La Corte di Cassazione ha chiarito che il legame funzionale tra il soggetto che riceve il comodato e chi lo concede esiste quando le attività svolte sono in linea con gli obiettivi del concedente. Anche se un immobile non viene utilizzato attualmente, ma non comporta la cessazione definitiva della strumentalità, può essere considerato in uso. L'inattività temporanea non influisce sull'esenzione, a meno che non indichi un cambiamento di destinazione o la fine della strumentalità.
L'immobile deve mantenere la sua strumentalità, anche se temporaneamente non utilizzato, per continuare a beneficiare dell'esenzione dall'IMU. In sostanza, l'esenzione non viene persa se l'immobile non viene utilizzato temporaneamente, a meno che ciò non comporti la sospensione definitiva della sua strumentalità alle attività protette.