Indagine sugli apparecchi acustici: criticità e raccomandazioni dell'Antitrust
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso un'indagine conoscitiva riguardante gli apparecchi acustici, avviata a settembre 2023. Il suo esito ha portato all'invio di una segnalazione a diverse istituzioni, tra cui il Parlamento, il Ministero della Salute, il Ministero dell'Economia, Agenas, le Regioni e le Province Autonome

L’Antitrust, nel comunicato del 9 aprile 2024, ha evidenziato le criticità relative alla trasparenza delle offerte al pubblico e delle forniture destinate al Servizio Sanitario Nazionale. In Italia, circolano almeno 7 milioni di persone affette da problemi uditivi, tra cui circa 2,5 milioni che attualmente utilizzano apparecchi acustici. Tuttavia, il prezzo medio di un singolo dispositivo in Italia (compreso tra 1.500 e 2.100 euro) risulta superiore rispetto ad altri Paesi simili come la Francia, con minori supporti pubblici all'acquisto. L'indagine ha identificato una carenza di trasparenza nelle pratiche commerciali rivolte ai consumatori.
Questi ultimi fanno fatica a ottenere informazioni chiare sia dal punto di vista tecnico sia relativo ai costi dell'apparecchio e dei servizi correlati, spesso venduti congiuntamente senza distinzione. È emerso che i servizi rappresentano la maggior parte del costo totale, un aspetto spesso non compreso appieno dai consumatori. Di conseguenza, l'Autorità ha consigliato al Parlamento, ai ministeri competenti, ad Agenas, alle Regioni e alle Province Autonome di garantire una maggiore chiarezza e distinzione nei costi, sottolineando la necessità di un'indicazione separata per il prezzo del dispositivo e dei relativi servizi offerti. Per quanto riguarda gli apparecchi acustici forniti dal SSN, l'indagine ha evidenziato problemi significativi nei processi di acquisto pubblico. Questi sono derivati da una normativa poco chiara che ha ostacolato l'efficace attuazione dei livelli essenziali di assistenza e dall'opposizione dei principali attori commerciali. L'Autorità suggerisce la possibilità di organizzare gare d'appalto per garantire un uso efficiente delle risorse pubbliche e promuovere la concorrenza tra i fornitori, facilitando l'accesso a prodotti e servizi all'avanguardia. Inoltre, l'Antitrust ha raccomandato l'assegnazione diretta dei rimborsi agli assistiti tramite l'introduzione di un "voucher" o "buono-udito", con l'obiettivo di stimolare una competizione tra i fornitori affinché si possa accedere a offerte idonee e tecnicamente aggiornate. (Comunicato Antitrust del 9 aprile 2024).